Poggibonsi |
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Probabilmente il castello è da riconoscere nel toponimo di Scoriavolpe, attestato nel 1154 in un documento di Badia a Isola. Non abbiamo alcuna notizia per tutto il medioevo e non siamo in grado di prospettarne una pur schematica storia. Nella seconda metà del XIII secolo apparteneva comunque alla famiglia degli Alberti e tramite legami matrimoniali passò nel patrimonio dei Salimbeni. Nel 1313 Arrigo VII lo occupò e se ne servì come base per devastare il contado senese sino alle soglie di Porta Camollia. Nel 1318 i Salimbeni, in particolare Benuccio di messer Benuccio ed i nipoti, possedevano «cassarum et fortilitiam» di Strozzavolpe; la struttura venne poi venduta alla fine del XIV secolo agli Adimari di Firenze (lo stemma di questa famiglia si trova scolpito su un caminetto in locali adibiti ancora nel 1960 a fattoria).
Nel 1479, al tempo della presa di Poggibonsi da parte del Duca di Calabria,
anche Strozzavolpe subì l'assedio ma non cadde; l'affresco esistente nella Sala
del Consiglio del palazzo comunale di Siena (opera di Giovanni di Cristoforo
Ghini e Francesco d'Andrea nel 1480), mostra infatti il castello come unico con
il vessillo ancora issato (bandiera bianca con croce rossa: i mercanti
fiorentini). |
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